Covid-19. Nisi: "Quello che viene richiesto è un ultimo sforzo"
I contagiati dal Coronavirus sono aumentati, a darne notizia è il sindaco Nisi, durante la sua ultima diretta Facebook trasmessa lunedì 15 marzo. Il primo cittadino ha comunicato, infatti, la presenza di 53 attualmente "positivi", di cui otto minori, e 36 concittadini in isolamento fiduciario, di questi nove sono minori. A pochi giorni di distanza dalla sua ultima comunicazione, a mezzo social, c'è stato dunque un aumento di 12 unità in entrambe le categorie. L'appello del sindaco è perentorio: "Quello a cui tutti siamo richiamati è l'adozione di una linea di azione condivisa stante la fase cruciale che stiamo vivendo. La consapevolezza che la situazione è divenuta sfiancante per tutti è ormai nota, ma quello che viene richiesto è un ultimo sforzo".
Nisi ha inoltre annunciato le ultime decisioni prese all'interno del COC, Centro Operativo Comunale, considerando i dati emersi dall'ultimo bollettino settimanale mandato dalla ASL: "Nelle ultime tre settimane in rapporto ai 100.000 abitanti abbiamo avuto un tasso di incidenza del 42,89 che è il dato più basso dell'intera area metropolitana. Necessitiamo che questo dato venga mantenuto, dobbiamo preservarci come comunità mantenendo il più basso possibile il contagio, pertanto restano in vigore il divieto di circolazione, il divieto di spostarsi fuori comune, la chiusura delle attività commerciali e la sospensione scolastica delle attività in presenza, l'attività sportiva può essere fatta esclusivamente nei pressi della propria abitazione".
All'interno del COC sono rientrati i rappresentanti delle attività commerciali e artigianali. Ci sono stati degli incontri per uniformare e far coincidere le chiusure alle ore 20:00, dopo le 20:00 è consentito esclusivamente il servizio a domicilio. Inoltre è stata decretata la sospensione del mercato per due settimane. "Tutto è fatto per preservare la comunità, questa è la logica, anche se può non piacere. Non trovate nelle pieghe delle norme le possibilità di sviare e cercare mandare i ragazzi a scuola. La situazione epidemiologica è un carico che pesa sul sistema sanitario regionale. Sto cercando di avere un punto stabile di vaccinazione che si aggiunga i due già attivi. L'attenzione deve essere veramente rigorosa. Non solo rivendicare i propri diritti ma applicare anche i propri doveri" ha concluso lo stesso Nisi.
Mariarosaria D'Elia